In una pittoresca cittadina chiamata Fisicotown, due fratelli, Carlos e Valentina, vivevano immersi in una continua voglia di sapere. Un giorno, in un pomeriggio piovoso, la noia li spinse ad esplorare la soffitta della nonna, un vero scrigno di vecchi tesori e oggetti curiosi. Tra bauli impolverati e libri dimenticati, scoprirono due antichi specchi, ciascuno misterioso a modo suo.
Il primo specchio, con la sua forma leggermente concava che ricordava una piccola ciotola, incuriosì subito Carlos, che esclamò "Ecco, questo è uno specchio concavo!" Iniziarono a giocare: posizionando lo specchio davanti al volto di Carlos, Valentina notò che l’immagine si ingrandiva e si capovolgeva. Al variare della distanza, l’immagine si modificava, creando un vero spettacolo di fisica pratica.
Inciso sulla cornice, un enigma proponeva: "Quali sono le principali caratteristiche dello specchio concavo?" Senza titubanze, i fratelli risposero che tali specchi sono in grado di generare immagini reali o virtuali in base alla distanza dell’oggetto. Con la risposta, lo specchio sembrò quasi esprimere gratitudine, rivelando ulteriori curiosità: veniva infatti utilizzato nei telescopi, negli specchi da trucco e in altri straordinari dispositivi tecnici.
Poi, attratti dal fascino del secondo specchio, con la sua curvatura esterna simile al guscio di una palla, Valentina intuì: "Qui abbiamo uno specchio convesso." Anche in questo caso, sperimentando, si constatò che l’immagine era sempre ridotta e diritta, indipendentemente dalla distanza, proprio come richiesto nell’uscita panoramica tipica dei convessi.
Anche su questo specchio era inciso un enigma: "Perché gli specchi convessi sono scelti per gli specchietti laterali dei veicoli?" Con sicurezza, i due spiegavano che la loro funzione era quella di offrire un campo visivo più ampio, aumentando così la sicurezza stradale, oltre ad essere impiegati in sistemi di sicurezza nei negozi e in edifici.
Caricati d’ispirazione, decisero di condividere il loro nuovo sapere creando il "Social Network degli Specchi". Carlos si occupava dei contenuti dedicati ai concavi, mentre Valentina curava quelli sui convessi, pubblicando foto, video e dettagliate spiegazioni corredate dagli hashtag #SpecchioConcavo e #SpecchioConvesso. L’esperienza divenne un progetto entusiasmante che coinvolse anche altri amici del paese.
Per portare il progetto dal virtuale al reale, organizzarono una fiera nel cortile di casa, trasformandola in una vera caccia al tesoro: codici QR disseminati nel giardino offrivano approfondimenti e sfide a chi volesse saperne di più. L’evento riscosse un grande successo, e alla fine, mentre si radunavano per riflettere sull’esperienza, Carlos pose una domanda stimolante: "In che modo possiamo applicare la tecnologia degli specchi in altri ambiti della vita quotidiana?" La discussione si aprì a svariate idee, dall'impiego nelle telecamere di sorveglianza alle innovazioni nelle arti visive.
Riflettendo sulla giornata, i due compagni capirono che ogni difficoltà superata era un’occasione per crescere e per rafforzare la loro collaborazione. Utilizzando anche una tecnica di Feedback a 360°, continuarono a migliorarsi, accrescendo la loro passione per la scienza. Così, tra divertimento e apprendimento, Carlos e Valentina non solo svelarono i misteri degli specchi concavi e convessi, ma diventarono veri influencer del sapere a Fisicotown, ispirando tutti a guardare il mondo con occhi curiosi e mente aperta.